Buongiorno Impertinenti,
oggi Alessia ci parla del romanzo CERCAMI NEL VENTO scritto da Silvia Montemurro.
Casa editrice: Sperling & Kupfer
Data di Uscita: 26 Gennaio 2016
Prezzo: € 11.30 - Ebook € 6.99
Buongiorno lettrici,
spero abbiate passato delle buone vacanze. Ma ahimè, agosto ormai è alle spalle e settembre è iniziato, quindi si torna a pieno regime. E io lo faccio con un romanzo che mi ha colpito nel profondo.
“Cercami nel vento” racconta il nascere della storia d’amore tra due ragazzi, Teo e Camilla.
Lei è una violinista, pronta a diplomarsi e a fare della musica la sua vita. Lui si è trasferito dalla Sardegna in questo paesino di montagna, con l’intenzione di sfuggire alla sua vita precedente.
Camilla e Teo si innamorano e, tra alti e bassi, sembra andare tutto a gonfie vele, fino a quando lei non si ammala.
Tumore.
Ed è qui che il romanzo si trasforma. Camilla non è pronta a lasciare la ragazza che è stata fino a quel momento, come del resto non sarebbe nessuno alla sua età, e non è pronta a farsi vedere dagli altri come quello che è diventata. Malata. Quindi sparisce. Si cura lontana da Teo e dai suoi amici, senza raccontare la verità.
E Teo non capisce questa “vacanza” improvvisa, all’inizio della loro storia. Ma soprattutto non capisce il suo silenzio.
Come ho detto prima, questo romanzo non racconta solo la storia d’amore tra i due protagonisti. Racconta l’amore per la vita, racconta le amicizie, vecchie e nuove, racconta la paura dell’ignoto e la forza nel continuare a dire “sì, voglio vivere”.
I sentimenti di Camilla sono tangibili. La sua solitudine, la sua paura, il suo dolore nel fare determinate scelte le proverete sulla vostra pelle.
Riderete nel leggere del gruppo dei Blive (qui non vi spoilero nulla, eh eh) e soprattutto farete un grande tifo per Marco, un ragazzo che aiuterà la protagonista nei suoi momenti peggiori.
E Teo? Beh, Teo, una volta scoperta la verità, dovrà fare una scelta che potrebbe riportare quello che ha lasciato in Sardegna nel suo presente. E a questo punto, dovrà decidere se affrontarlo o no.
In questo libro la malattia non è romanzata. È cruda, è letale, è dura. A volte, leggere certi passaggi è stato difficile. Ma Teo e Camilla ne valgono la pena.
Quindi sì, vi consiglio questo libro.
E il finale… beh, mi saprete dire.
Buona lettura.
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