Oggi il nostro cinefilo impertinente ci parla di V WARS, la serie televisiva statunitense creata da William Laurin e Glenn Davis, e basata sull'omonima serie di fumetti di Jonathan Maberry, con Ian Sommerhalder. Disponibile su Netflix.
Genere: Fantascienza, Horror, Drammatico, Thriller
Ideatore: William Laurin, Glenn Davis
Regia: Brad Turner, Ian Somerhalder
Soggetto: V Wars (fumetti) di Jonathan Maberry
Attori: Ian Somerhalder, Adrian Holmes, Jacky Lai, Kyle Breitkopf, Peter Outerbridge, Kimberly-Sue Murray, Sydney Meyer, Kandyse McClure, Laura Vandervoort
Episodi: 10
Durata: 36-56 min (episodio)
Anno: 2019
Paese: USA, Canada
Trama: La serie segue la storia di uno scienziato e del suo migliore amico mentre affrontano la crisi in evoluzione di un focolaio mortale che spezza la società in fazioni opposte, potenzialmente degenerando in una guerra futura tra umani e vampiri.
Ideatore: William Laurin, Glenn Davis
Regia: Brad Turner, Ian Somerhalder
Soggetto: V Wars (fumetti) di Jonathan Maberry
Attori: Ian Somerhalder, Adrian Holmes, Jacky Lai, Kyle Breitkopf, Peter Outerbridge, Kimberly-Sue Murray, Sydney Meyer, Kandyse McClure, Laura Vandervoort
Episodi: 10
Durata: 36-56 min (episodio)
Anno: 2019
Paese: USA, Canada
Trama: La serie segue la storia di uno scienziato e del suo migliore amico mentre affrontano la crisi in evoluzione di un focolaio mortale che spezza la società in fazioni opposte, potenzialmente degenerando in una guerra futura tra umani e vampiri.
Lo so che ad un primo impatto questa potrebbe sembrare la solita schifezza, racimolata dal fondo del cestino dove si buttano le pessime sceneggiature. In realtà è molto meglio di quello che sembra, ma facciamo il punto.
Luther Swann è uno scienziato che, assieme al suo amico d’infanzia Michael Fayne, si reca in un laboratorio dove un’incidente ha bloccato tutte le trasmissioni. Qui trovano tutti i ricercatori morti e vengono a loro volta infettati da un virus sconosciuto. Dopo aver passato una quarantena più difficile del previsto, e con la convinzione di aver debellato il pericolo, si renderanno conto che il virus non se n’è andato e che, pian piano, sta iniziando a cambiare i loro corpi e le loro vite in modi completamente inaspettati. Ora, da quello che avete capito leggendo il titolo, la storia parla di questo virus che trasforma le persone in vampiri. A differenza di quello che succede nei film di questo genere, la storia non va in vacca immediatamente, anzi, inizia a farsi interessante. Le persone infette sono a tutti gli effetti ancora umani, con pensieri, desideri e paure che potrebbe avere chiunque in quello stato, ma con una irrefrenabile sete di sangue che li porta a commettere azioni riprovevoli. Ovviamente ci sono sempre i cinici bastardi che godono nel far male agli altri, ma per lo più si tratta di persone come noi, ma che possiedono un gene che li rende “diversi”.
Questo ci porta a trattare un argomento molto particolare e che difficilmente si riscontra in produzioni come queste e cioè l’emarginazione dei diversi. Una buona parte della serie infatti ci rende spettatori di una sorta di inversione dei ruoli, portandoci a provare empatia verso i vampiri braccati dall’esercito che, episodio dopo episodio, diventa sempre più spietato e brutale, arrivando a compiere azioni che si potrebbero definire solamente dittatoriali. Insomma, tutto mi sarei immaginato tranne di ritrovarmi a vedere una cosa come questa in una serie sui vampiri. Ovviamente la storia procede senza tralasciare la trama orizzontale che vede le avventure del nostro protagonista e del suo “antagonista”, mentre cercano in ogni modo di trovare una soluzione al problema delle trasformazioni. Diciamo che il modo in cui vengono trattati certi argomenti “sociali” è un po’ banale, ma è proprio la sua semplicità a renderlo così dannatamente reale.
Gli attori ingaggiati sono per lo più sconosciuti a me, infatti a parte il buon (molto buon) vecchio Ian, che interpreta il protagonista in modo ineccepibile, regalandoci momenti di trasporto empatico davvero molto forti, non conoscevo nessun altro. Ma non posso certo dire che se la siano cavata male, anzi, li ho trovati tutti molto competenti per essere una produzione del genere. Che poi, ad essere onesto, non sono nemmeno riuscito bene ad inserire questo prodotto all’interno di un gruppo. Non è sicuramente un prodotto di serie B, ma non so se considerarlo un prodotto di serie A. insomma, dopo averlo visto non so proprio dove piazzarlo. Me la sento comunque di consigliarlo.
Per tirare le somme: una storia con una profondità inaspettata, attori bravi e un buon lavoro di sceneggiatura, rendono V WARS una piacevole scoperta nel catalogo di Netflix. Ve lo consiglio. E poi un po’ di sangue qua e là non può che allietare queste strane vacanze natalizie.
Voto: 3
L’amichevole GM di quartiere.
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