Oggi il nostro cinefilo impertinente ci parla di TRUTH SEEKERS, serie tv commedia horror, creata da Nick Frost, Simon Pegg, James Serafinowicz e Nat Saunders. Disponibile su Prime Video.


Genere: Horror, Commedia
Creata da: Nick Frost, Simon Pegg, James, Serafinowicz, Nat Saunders
Produttori esecutivi: Nick Frost, Simon Pegg, James Serafinowicz, Nat Saunders
Attori: Nick Frost, Emma D'Arcy, Samson Kayo, Malcolm McDowell, Simon Pegg, Susie Wokoma, Julian Barratt, Rosalie Craig
Prodotta da: Sony Pictures Television, Stolen Picture
Anno: 2020
Paese: Regno Unito


Trama: Un gruppo di investigatori paranormali part-time si allea per scoprire e filmare avvistamenti di fantasmi in tutto il Regno Unito, condividendo le loro avventure su un canale online che tutti possono vedere. Mentre sorvegliano chiese infestate, bunker sotterranei e ospedali abbandonati, le loro esperienze soprannaturali diventano più frequenti, più terrificanti e persino mortali, che li metterà davanti a una scoperta pericolosa: l’intera razza umana è in pericolo e sulla via dell’estinzione.



Spettri, fantasmi, apparizioni e possessioni. Tutte cose spaventose da cui generalmente si cerca di stare lontani, ma non se si è il Truth Seeker: colui che non teme l’occulto, anzi, lo brama. Gus è un tecnico che lavora per una compagnia, la Smile, che si occupa di portare la linea internet a casa della gente. Il suo compito è installare, riparare e, quando serve, potenziare il segnale per avere una copertura maggiore nelle varie zone. Ma ha un hobby un po’ particolare: dare la caccia ai fantasmi, e pubblicare le sue avventure paranormali sul suo canale YouTube. Gus però ha un problema abbastanza serio: in anni e anni di carriera non ha mai visto veramente un fantasma. La sua vita, però, cambia drasticamente quando viene affiancato dal tirocinante Elton, che sembra essere una calamita per veri e pericolosi eventi paranormali.


La trama della serie è davvero ben curata, con colpi di scena incredibili, soprattutto per un prodotto che tutto farebbe pensare tranne che ad una storia così elaborata. Ogni episodio ci fornisce un tassello del puzzle, permettendoci di iniziare a farci un’idea su quello che succede ai nostri protagonisti. Nonostante ciò, però, riuscire a mettere insieme la storia è davvero complicato e il risultato è che più volte sono stato colto alla sprovvista da certe rivelazioni che davvero non mi aspettavo. Il bello è che ogni volta ripensavo agli episodi visti in precedenza, rendendomi conto dell’incredibile lavoro fatto per arrivare a quel punto. 


Sebbene si tratti di uno strano connubio fra horror e comicità, la serie non è mai fuori luogo. L’equilibrio creato fra le scene ansiogene (e credetemi: non hanno nulla da invidiare a quelle di altri horror ben più “pesanti”), e quelle divertenti è perfetto, e ci permette di godere a pieno di ogni stato d’animo senza mai esagerare da un lato o dall’altro.

Simon Pegg e Nick Frost sono fantastici. Due attori che da soli fanno scintille, ma in coppia sono sicuramente atomici. L’affiatamento fra di loro è palese in ogni episodio e riescono davvero a dare quella spinta che rende il prodotto ancora migliore di quanto non sarebbe. Fenomeni allo stato puro. Samson Kayo è stato una rivelazione, non l’avevo mai visto recitare prima, ma ne sono rimasto affascinato. Riesce ad essere allo stesso tempo determinato ma spaventato, un mix di emozioni che trasmette grazie alla mimica e all’intonazione davvero ben curate. Il personaggio perfetto per fare da spalla in tutte le scenette, sia comiche che paurose, nelle quali riesce comunque a dare il meglio di sé. Proprio bravo. Un po’ sottotono forse Emma D'Arcy, anche se ritengo che il problema non fosse legato alla sua capacità recitativa, quanto al fatto di trovarsi a dover “competere” con fenomeni come quelli sopra citati. Diciamo che con un altro cast avrebbe brillato, qui invece sembra la lampadina meno luminosa del gruppo.


Per tirare le somme: credo che ci siano davvero poche miniserie così ben riuscite come questa, e non posso fare altro che consigliarvi di guardarla il prima possibile. Ha un pregio incredibile: si può guardare tutta d’un fiato oppure godersi un episodio alla volta in pausa pranzo. Tanto ogni puntata è autoconclusiva. Anche se vi garantisco che, una volta premuto su play, farete davvero fatica a fermarvi.

Voto: 5
L’amichevole GM di quartiere.
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