oggi vi parliamo di ROMOLUS: IL SANGUE DELLA LUPA, primo romanzo della trilogia fantasy scritta da Luca Azzolini.
Genere: Fantasy Storico
Casa editrice: HarperCollins
Data di Uscita: 29 Ottobre 2020
Prezzo: € 11.40 - Ebook € 7.99
Casa editrice: HarperCollins
Data di Uscita: 29 Ottobre 2020
Prezzo: € 11.40 - Ebook € 7.99
Trama: Molti secoli fa, ottocento anni prima della nascita di Cristo, le Terre
dei Trenta sono stremate da una lunga siccità. Il Lazio arde, i campi
hanno smesso di dare frutti, e i villaggi mormorano. La colpa è soltanto
di re Numitor. Il sovrano di Alba Longa e della Lega dei Trenta è un
vecchio a cui gli Dei si rifiutano di parlare, sordi davanti a ogni sua
supplica. Per questo è stato convocato d'urgenza un consiglio dei popoli
albani. Se Numitor sarà dichiarato indegno di regnare, a succedergli
dovranno essere i suoi giovani nipoti: due gemelli tanto diversi tra
loro quanto legati da un affetto autentico e senza precedenti.
Enitos, forte e impulsivo, appassionato, istintivo, e Yemos, riflessivo e cauto, ma capace di profonde intuizioni.
Nonostante
la giovane età, potrebbe essere giunto per loro il momento di salire al
trono. Non sono però i soli ad attendere con trepidazione il giudizio
degli Dei.
Nel tempio abitato dalla Dea Vesta e dalle sue sacerdotesse, una di loro, la tormentata Ilia,
figlia di Amulius, fratello minore di re Numitor, ha il cuore dilaniato
da una profonda passione e da un terribile senso di colpa.
Teme di
essersi macchiata di un peccato che l'ha resa indegna agli occhi di
Vesta. Mentre gli Dei giocano con le vite e i troni dei mortali, nella
vicina Velia, un'altra delle trenta città della Lega Albana, un nuovo
gruppo di giovani è pronto per affrontare i Lupercalia: sei mesi da
trascorrere nei boschi, al termine dei quali o torneranno uomini, o non
torneranno affatto. Tra loro c'è Wiros, un orfano gracile e
solitario, che osserva con timore la selva in cui dovrà vivere. Pare sia
infestata da una divinità crudele e selvaggia che è stata bandita da
tutti gli altri Dei.
Rumia, la Madre dei Lupi.
Luca
Azzolini racconta la storia dell'origine di Roma in un modo
assolutamente originale e senza precedenti, unendo all'accuratezza
storica lo stile contemporaneo e diretto che ricorda quello dei grandi
maestri del romanzo storico e fantasy degli ultimi anni, da Ken Follett a
George R. R. Martin.
In contemporanea con la serie evento di Matteo Rovere in onda su Sky, Il sangue della Lupa è il primo volume della trilogia Romulus.
Romulus-il sangue della lupa è il primo romanzo di una trilogia, pubblicata in concomitanza con la serie televisiva, che narra gli eventi che portano alla nascita di Roma.
Siamo nelle Terre dei Trenta e il Lazio è colpito da un lungo periodo di siccità. La colpa viene data a Re Numitor, re di Alba Longa e della Lega dei Trenta, e per questo viene convocato un concilio per decidere quale sarà il suo destino. Gli dei voteranno a suo favore o contro di lui.
Sembra che i due favoriti siano Enitos e Yemos, i nipoti del re, due gemelli molto diversi caratterialmente, ma uniti da un forte sentimento fraterno. Ma i trenta non sembrano essere convinti dei possibili giovani sovrani e Amulius, il fratello di Numitor, incomincia a tramare, guidato dalla moglie Gala.
Vediamo la storia attraverso tre punti di vista principali: quello dei gemelli, quello della vestale Ilia, figlia di Amulius, e quello dell'orfano Wiros, che sta partecipando ai lupercalia insieme ad altri giovani, ovvero una prova di sopravvivenza nei boschi per sei mesi.
Il ritmo del romanzo è incalzante, l'ordine dei capitoli è studiato in modo da lasciarti sempre con il fiato sospeso e non ti permette di interrompere la lettura.
I personaggi bucano la pagina. Sono vividi. Veri.
Ho provato la rabbia di Ilia, quella che da anni la logora per essere stata rinchiusa nel Tempio di Vesta da bambina, senza poter scegliere. Ho camminato con lei sulla strada che l'avrebbe portata a vedere per l'ultima volta il suo grande e unico amore.
Ho provato lo stesso stordimento di Yemos quando ha capito di essere stato tradito e quando gli è stata portata via una parte di lui.
E ho temuto la fredda ambizione di Gala, pronta a sacrificare persino l'unica figlia per ottenere ciò che brama da tutta la vita: il potere.
Il sangue della Lupa è un romanzo che consiglio vivamente. La suspense è garantita.
Buona lettura.
Siamo nelle Terre dei Trenta e il Lazio è colpito da un lungo periodo di siccità. La colpa viene data a Re Numitor, re di Alba Longa e della Lega dei Trenta, e per questo viene convocato un concilio per decidere quale sarà il suo destino. Gli dei voteranno a suo favore o contro di lui.
Sembra che i due favoriti siano Enitos e Yemos, i nipoti del re, due gemelli molto diversi caratterialmente, ma uniti da un forte sentimento fraterno. Ma i trenta non sembrano essere convinti dei possibili giovani sovrani e Amulius, il fratello di Numitor, incomincia a tramare, guidato dalla moglie Gala.
«Respira a fondo. Senti il sangue che scorre veloce nelle vene. La avverti, tutta questa vita? Lo senti come si agita e come gonfia le vene? Ecco. La vita di un re è sempre così. È in bilico sulla voragine, sempre pronta al balzo e tesa verso qualcosa di inafferrabile. Forse ci sarà chiesto di lanciarci nel vuoto, un giorno. Forse dovremo affrontare il salto e sperare di cadere in piedi, ma non importa. […] è questo che ci viene chiesto, Yemos. Di essere pronti a tutto.»
Vediamo la storia attraverso tre punti di vista principali: quello dei gemelli, quello della vestale Ilia, figlia di Amulius, e quello dell'orfano Wiros, che sta partecipando ai lupercalia insieme ad altri giovani, ovvero una prova di sopravvivenza nei boschi per sei mesi.
Il ritmo del romanzo è incalzante, l'ordine dei capitoli è studiato in modo da lasciarti sempre con il fiato sospeso e non ti permette di interrompere la lettura.
I personaggi bucano la pagina. Sono vividi. Veri.
Ho provato la rabbia di Ilia, quella che da anni la logora per essere stata rinchiusa nel Tempio di Vesta da bambina, senza poter scegliere. Ho camminato con lei sulla strada che l'avrebbe portata a vedere per l'ultima volta il suo grande e unico amore.
Ho provato lo stesso stordimento di Yemos quando ha capito di essere stato tradito e quando gli è stata portata via una parte di lui.
E ho temuto la fredda ambizione di Gala, pronta a sacrificare persino l'unica figlia per ottenere ciò che brama da tutta la vita: il potere.
«Si era applicata tanto e aveva messo a frutto tutte le sue doti, perché è questo che una donna deve fare: essere brava almeno il doppio di un uomo, se vuole ottenere anche solo la metà di ciò che a lui spetta per nascita.»
Il sangue della Lupa è un romanzo che consiglio vivamente. La suspense è garantita.
Buona lettura.
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