Il nostro cinefilo impertinente ci parla di THE FOREIGNER, film diretto da Martin Campbell con Jackie Chan e Pierce Brosnan, adattamento cinematografico del romanzo del 1992 “The Chinaman” di Stephen Leather, ora disponibile su Netflix.
Genere: Azione, Thriller, Drammatico
Regia: Martin Campbell
Soggetto: dal libro di Stephen Leather
Sceneggiatura: David Marconi
Fotografia: David Tattersall
Montaggio: Angela M. Catanzaro
Effetti speciali: Nathan Chidgey, Emily Pooley, David Rigley-Williamson
Musiche: Cliff Martinez
Scenografia: Alex Cameron
Costumi: Alex Bovaird
Attori: Jackie Chan, Pierce Brosnan, Katie Leung, Rufus Jones, Mark Tandy, John Cronin, Caolan Byrne, Donna Bernard, Aaron Monaghan, Niall McNamee, Charlie Murphy, Orla Brady, Lia Williams, Michael McElhatton, David Pearse, Ray Fearon, Rory Fleck-Byrne, Liu Tao, Dermot Crowley, Manolo Cardona, Grainne Keenan
Paese di produzione: Regno Unito, Cina, USA
Anno: 2017
Sinossi: quando l’IRA uccide la sua unica figlia, un mite ristoratore cinese, con un passato da militare, inizia a darsi da fare per ottenere vendetta.
Regia: Martin Campbell
Soggetto: dal libro di Stephen Leather
Sceneggiatura: David Marconi
Fotografia: David Tattersall
Montaggio: Angela M. Catanzaro
Effetti speciali: Nathan Chidgey, Emily Pooley, David Rigley-Williamson
Musiche: Cliff Martinez
Scenografia: Alex Cameron
Costumi: Alex Bovaird
Attori: Jackie Chan, Pierce Brosnan, Katie Leung, Rufus Jones, Mark Tandy, John Cronin, Caolan Byrne, Donna Bernard, Aaron Monaghan, Niall McNamee, Charlie Murphy, Orla Brady, Lia Williams, Michael McElhatton, David Pearse, Ray Fearon, Rory Fleck-Byrne, Liu Tao, Dermot Crowley, Manolo Cardona, Grainne Keenan
Paese di produzione: Regno Unito, Cina, USA
Anno: 2017
Sinossi: quando l’IRA uccide la sua unica figlia, un mite ristoratore cinese, con un passato da militare, inizia a darsi da fare per ottenere vendetta.
Quan è un rifugiato in Inghilterra che gestisce un piccolo ristorante cinese a Londra, ma che nasconde un passato da soldato delle forze speciali. Quando la sua unica figlia rimane uccisa in un attentato dell'IRA, l'ormai mite Quan si mette alla ricerca dei suoi assassini, trovandosi però di fronte all'atteggiamento omertoso del Governo Britannico, di Scotland Yard, in particolare dell’unita SO15 (unita antiterroristica della capitale britannica), e dei rappresentanti politici dell'IRA; la ricerca di vendetta lo porterà a diventare lui stesso un terrorista, e ad utilizzare le tecniche di guerriglia per cercare la verità.
la trama del film è abbastanza conosciuta, dalla storica frase detta da Bud Spencer in “Chi trova un amico trova un tesoro” -Non c’è cattivo più cattivo, di un buono quando diventa cattivo-. Di film in cui il protagonista è un ex militare ritirato a vita privata che, per ragioni al di fuori del suo controllo, viene obbligato a ritornare a combattere, ce ne sono a decine. Quindi cosa rende questa pellicola diversa dalle altre? Jackie Chan! Ora, la trama come abbiamo detto non è sicuramente fenomenale, nonostante sia un ottimo thriller drammatico in cui i colpi di scena sono interessanti, soprattutto durante la ricerca dei colpevoli. Non si può certo dire che sia lineare e noiosa, anzi, anche a livello investigativo riesce a mantenere sempre costante l’attenzione dello spettatore, soprattutto perché a un certo punto vuoi davvero sapere chi cavolo sono 'sti terroristi che fanno saltare in aria le persone, e chi li manda. Ma a rendere il tutto speciale è l’incredibile empatia che si riesce a sviluppare verso il protagonista, un uomo sofferente, che nella vita ha perso davvero tutto, e che si trova costretto a fare cose che non avrebbe più voluto fare, solamente per avere un po’ di giustizia. Sotto questo punto di vista ritengo che il lavoro degli sceneggiatori sia stato magistrale.
Ovviamente gli attori sono volti noti del cinema. Jackie Chan è una leggenda dei Martial Arts Movie da almeno trent’anni, e non ha certamente bisogno di presentazioni. Qui lo vediamo invecchiato, in un ruolo molto più serio rispetto al solito, ma davvero bravo e credibile nonostante l’assenza della componente comica che l’ha sempre contraddistinto. Il personaggio che interpreta è un anziano sofferente, emotivamente e fisicamente, arrugginito nelle prime battute, ma che col progredire del film riacquista a pieno le capacità sopite. Pierce Brosnan del resto è assolutamente un professionista affermato, e anche qui infatti riesce ad impersonare perfettamente il ruolo di politico di punta dell’IRA, con una straordinaria capacità di sembrare sempre nel pieno del controllo anche quando tutto il suo mondo inizia ad andare in pezzi. Davvero un ottimo attore a cui l’avanzare dell’età non ha che giovato.
Alla regia troviamo Martin Campbell che, grazie al cielo, non ci tartassa di piani sequenza inutilmente lunghi o slow motion piantati a caso nelle scene d’azione, anzi, ci porta sul piccolo schermo una regia pulita, con scene adrenaliniche sviluppate con i giusti tempi, e primi piani molto esplicativi sui protagonisti. Davvero un ottimo lavoro.
Per tirare le somme: una storia bella, attori fantastici e una regia con i fiocchi, rendono THE FOREIGNER un ottimo prodotto nel catalogo di Netflix.
Considerazione spiccia: come tutti voi sapete Jackie Chan non ha mai usato stuntman per i suoi film, famosi ormai sono i blooper che inserisce a fine pellicola in cui raccoglie tutti gli strafalcioni e i casini che combina durante il lavoro di produzione. Non usare stunt nel cinema non è mai visto di buon occhio, infatti se un attore si fa male durante una scena d’azione, si rischia di dover tenere la produzione ferma anche per settimane, facendone lievitare il costo. Ma a Jackie Chan non frega nulla, lui si fa da solo le sue scene d’azione, e quando si ferisce continua lo stesso a girare. Solo per questo andrebbe rispettato, ad aggiungere epicità a tutto però, è anche il fatto che lui è uno dei pochi attori e produttori che riesce a fare film d’azione adatti anche ai bambini, senza violenza gratuita o scene di sesso messe a caso solo per attirare spettatori. Nonostante non abbia mai vinto oscar al merito artistico se non quello alla carriera, credo che Jackie Chan sia uno dei pochi professionisti nel settore a poter davvero essere considerato tale.
Voto: 4
L’amichevole GM di quartiere.
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