Care Impertinenti,
oggi la nostra Aliena ci parla di Il cavaliere oscuro di Katy Regnery, quarto romanzo della serie A modern fairytale, pubblicati in Italia da Quixote Edizioni!
Genere: Romance Contemporaneo
Casa editrice: Quixote Edizioni
Data di Uscita: Novembre 2019
Prezzo: € 4.99
Casa editrice: Quixote Edizioni
Data di Uscita: Novembre 2019
Prezzo: € 4.99
Sinossi: Liberamente ispirata alla leggenda di Camelot, Il Cavaliere Oscuro racconta la storia di Colt Lane, cavaliere in un teatro-ristorante, che incontra la sfortunata Verity Gwynn nel momento peggiore della sua vita. Sfrattati dalla loro casa, Verity e Ryan, suo fratello con bisogni speciali, devono trovarsi un lavoro o rischiano di venire separati. Colt, che nella vita reale non potrebbe essere più diverso da un cavaliere senza macchia, offre loro un improbabile aiuto, consolidando subito il proprio posto nel cuore di Verity.
Colt custodisce oscuri e profondi segreti che non gli consentono di sorridere o di vivere a testa alta, motivo per cui le persone gli stanno alla larga… finché non incontra Verity, che sembra immune alle sue maniere brusche e al suo fare taciturno. Più tempo Colt trascorre con lei, più desidera la sua dolcezza nella propria vita e anela a essere il cavaliere con la scintillante armatura che lei si merita. Certo che la perderà se Verity saprà la verità su cosa gli è successo, Colt deve decidere se può affidarle il proprio passato, per riuscire a costruire un bellissimo futuro.
Questo romanzo mi ha
avvolto come una nuvola di zucchero filato: adorato!
Cinque bacchette per la
protagonista. Verity è un perfetto mix di dolcezza e forza d’animo. L’ho
amata moltissimo nella sua resilienza e avrei tanto voluto essere al suo
fianco a spronarla e consolarla nei momenti di profonda prostrazione. Perché
“prostrazione” è uno dei sinonimi di questa meravigliosa autrice che finora ha
saputo creare e declinare in molti modi diversi, e tutti credibili, le donne “Acqua
e sapone”. Ci sarebbe tantissimo da dire su questa ragazza che non solo ha
conquistato me, ma soprattutto Colton Lane…
Cinque bacchette per il
protagonista. Sapendo che il romanzo era liberamente ispirato alla storia di
Camelot (una delle poche che non mi piacciono) mi sono chiesta chi dovesse
rappresentare Colt visto che comunque Verity non è certo una Ginevra. Artù o
Lancillotto? Secondo me (per fortuna!) nessuno dei due. Sarò impertinente,
ma per me Colton Lane è un Incredibile Hulk degli anni 2000… e l’ho
adorato esattamente come il personaggio a cui DEVE essersi ispirata l’autrice:
se un giorno la incontro glielo chiedo! Vorrei tanto potervi dire, senza fare
spoiler, quanta sofferenza si cela dietro la scontrosità di Colt e quanto
oscuri e profondi siano i suoi tormenti... ma non si può. Però posso dirvi che
è straordinariamente sexy ed è fantastico, e con tutte le sue imperfezioni è
proprio il cavaliere senza paura che ognuna di noi vorrebbe avere accanto.
Cinque bacchette per la
sensualità e il romanticismo. Romanticismo e Regnery hanno la stessa
iniziale, e non credo sia un caso! Le scene romantiche si sprecano, le
farfalle nello stomaco provocano uragani su uragani nell’altra parte del mondo,
e i cuoricini aleggiano paragrafo dopo paragrafo. Non manca una vena ironica che
alleggerisce il tutto… stavolta vado di citazione!
“Era probabile che se
l’avesse punto con uno spillo,
non avrebbe perso
sangue, ma orgasmi.”
Cit. Verity
Cinque bacchette per lo
stile e la struttura. Lo stile è il mio preferito: terza persona al passato con
soggettive alternate tra Colt e Verity. A parte questo, Katy Regnery è
fantastica nel riportare le riflessioni, le paure e le speranze dei suoi
personaggi, la sensazione è quella di essere avvinti alla storia quanto i
protagonisti stessi, e non è proprio possibile non temere la catastrofe
imminente che puntualmente arriva ma coglie di sorpresa lo stesso: preparate
i fazzolettini o, se siete ecologiche, i lenzuoli!
Cinque bacchette per l’ambientazione.
La descrizione del teatro/ristorante dove lavorano i protagonisti è così vivida
che mi sono chiesta se non esistesse davvero… beh, non esiste e tuttavia ad
Atlanta esiste un teatro dove il prossimo anno mettono in scena la Leggenda di
re Artù e sarà in cartellone per tutto il 2020, c’è da farci un pensierino, no?
Al di là di questo, come negli altri suoi romanzi, l’ambiente è quello dove
si vivono vite normali destreggiandosi nelle mille difficoltà quotidiane e
quelle di Colt e Verity ne sono particolarmente ricche e si amano molto ma
molto di più proprio per questo.
Attenzione, ma
l’impertinenza dov’è?
Questa volta non c’è. Il
mio cuore ha davvero palpitato tanto per questi due ragazzi e per Ryan e...
Dovete assolutamente leggere di loro e la toccante nota finale dell’autrice.
Avevo già capito che fosse una persona di rara sensibilità, ma ciò che scrive in
fondo al libro… beh, ci vuole un altro lenzuolo!
(E comunque neppure Colt
ha vinto il premio “esci il profilattico”, anche se si può dire che lui e
Verity sono stati parecchio originali lo stesso ma… shhhhh… no spoiler!)
A chi può piacere questo romanzo?
A tutti!
Piacerà a chi ama le
ragazze acqua e sapone che impalmano l’uomo supersexy ma sensibile.
Piacerà a chi ama gli
uomini introversi che aspettano solo l’amore della vita per sciogliersi.
Piacerà a chi cerca un
romanzo per sorridere, commuoversi, e andare oltre.
Chiudo dicendo che, anche
se Il Cavaliere Oscuro è il quarto romanzo parte della serie A modern
fairytale, è comunque uno stand-alone come anche i precedenti che
ricordo qui sotto.
Il Veterano è ispirato alla favola de La bella e
la bestia… giudizio Fatato… qui la mia recensione.
Non lasciarmi mai
andare è liberamente
ispirato alla favola di Hansel e Gretel e dato che promette molte più
lacrime (e forse non avevo abbastanza lenzuoli) non l’ho ancora letto.
Nel cuore di Ginger è liberamente ispirato a Cappuccetto Rosso… giudizio Incantato… anche se io ho
una visione tutta mia di chi sia il Lupo e chi Il Cacciatore, qui la mia
recensione.
Tutti i volumi sono
tradotti e pubblicati dalla Quixote Edizioni.
Per maggiori notizie
sull’autrice questo è il suo sito.
Bye Bye alla prossima
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