Buongiorno e benvenuti al Blitz Release di GREEN SNAKE di Sagara Lux, che con questo libro completa la serie Dark Romance 'The darkest night'.
Il terzo volume è tutto da leggere!!
Genere: Dark Romance
Casa editrice: Self Publishing
Data di Uscita: 23 Gennaio 2018
Prezzo: Ebook € 2.99
Sinossi: “Mai cominciare quello che non puoi terminare.”
Lilian Leroy è cresciuta all’ombra di sua sorella.
Non ha mai dovuto assumersi alcuna responsabilità e non ha mai dovuto combattere per nulla.
Ma ora le cose sono cambiate.
Abigail Leroy è sopravvissuta all’inferno.
Il suo corpo ha trovato il modo di tornare a casa, ma il suo cuore è rimasto prigioniero dell’amore velenoso che Dmitry Kozlov ha instillato dentro di lei.
Desidera giustizia. Pretende vendetta.
Ed è per questo che impone a Lilian di fare una scelta.
Esistono diverse strade per arrivare a uno stesso obiettivo, ma tutte paiono passare attraverso la stessa persona. La più pericolosa. Quella che possiede il nostro cuore.
Quella che ci viene chiesto di distruggere.
* ATTENZIONE *
Il romanzo contiene scene di sesso esplicite e tratta contenuti delicati. Se ne consiglia la lettura a un pubblico adulto e consapevole.
#1. Black Rose (23 luglio 2017)
#2. White Shark (23 settembre 2017)
#3. Green Snake (23 gennaio 2018)
#2. White Shark (23 settembre 2017)
#3. Green Snake (23 gennaio 2018)
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Sagara Lux crede nelle seconde occasioni, benché la vita non gliene abbia mai concesse.
Non ama parlare di sé, ma ama scrivere e dare a vita a personaggi capaci di colpire stomaco e cuore insieme.
Se volete, potete trovarla qui.
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Sagara Lux ha sbagliato
titolo. In questo romanzo i serpenti ammaliatori, doppiogiochisti, pericolosi e
impavidi sono tanti. E tutti accattivanti. GREEN SNAKE è il terzo episodio
della serie ‘The darkest Night’, romanzi autopubblicati da un’autrice che si
legge tra le righe ha un cuore d’oro, pieno d’amore.
La mia recensione questa
volta parte da una citazione. Appena l’ho letta mi ha fatto sognare. Eccola:
“Sono venuta da te per
lo stesso motivo per il quale tu non sei più tornato a San Pietroburgo”.
La storia di Dmitry e
Abbie è molto più avvincente di quella di Sergej e Lillian. Leggo una maggiore
intensità, maturità, sarà forse per il gioco di potere che entrambi esercitano.
La loro storia è un tiro alla fune di spietate verità non dette a voce, ma
dichiarate a sguardi e a gesti, a violenze fisiche che imbrattano la purezza di
sentimenti che forse non vogliono essere accettati per quelli che sono perché
sinonimo di debolezza.
Le due storie d’amore sono
un parallelo, diametralmente opposte ma verosimilmente uguali. Dmitry e Abbie
sono la forza, Sergey e Lillian sono deboli nei loro sentimenti; i primi si
nascondono per non mostrare il loro tallone d’Achille, i secondi si sono
volontariamente spogliati dei loro assi nella manica per aprire il loro cuore;
i primi comandano, i secondi si adeguano.
Dmitry e Abbie sono la
mente che elabora sempre piani di difesa e di attacco. Sono orsi pronti a
sferrare l’attacco ma impegnati a difendere il loro territorio e i loro cari.
La loro storia d’amore è una lotta all’ultimo sangue, è un dialogo tra le righe
di frasi non dette ma di occhi così profondi e di sguardi così intensi da voler
dimenticare l’atrocità del passato per gettarsi a capofitto in una relazione
che non prevede niente di banale. I due protagonisti sono belli, sono ricchi ma
sono arguti e intelligenti, sono ammaliatori e predatori. Dmitry soprattutto è
il mio preferito. Non amo ovviamente leggere di violenze ed abusi, però mi sono
focalizzata sull’uomo che nasconde dietro il vor,
dietro il capo dominatore ed accentratore. Dmitry è una sfida di arguzia e di
perspicacia. Sarebbe il compagno desiderato da chi non vuole vivere nella
banalità.
Abbie è la sua degna
compagna perché non ne ha paura e lo sfida per ottenere reazioni che diano
conferma dei suoi sentimenti. Abbie è stimolante perché non si piega. Ha le
carte per potergli tenere testa e lo fa perché sa di essere alla pari dal punto
di vista mentale. Gioca il suo stesso gioco ma lo fa ascoltando anche il suo
cuore. È donna e non nasconde quanto può essere tentatrice e sognatrice
contemporaneamente.
Sergey e Lillian sono
‘vittime’ dei loro superiori. Sono ammirevoli per essere testardi e per
dichiararsi pronti ad affrontare quello che la vita gli riserva in nome della
chiarezza e della spontaneità dei loro sentimenti. Mi è sembrato di leggere di
come due bambini si trovassero a giocare in un mondo che non gli appartiene con
Sergej che si immola per difendere la sua dolce donzella dal cattivo predatore.
Mi sembra che Sergej come personaggio sia stato ridimensionato rispetto al
primo volume. Anche la sua posizione all’interno della gerarchia lo penalizza
in quanto sottoposto, ma ha giocato le sue carte in modo accorto e sempre
facendo scelte di cuore. Lillian è stata vittima di troppi cambiamenti in
troppo poco tempo. È un pesciolino troppo piccolo, una mela acerba se
paragonata ad Abbie che, al contrario, potrebbe rappresentare la bella mela
rossa e succosa di Biancaneve. Lillian si muove seguendo i passi del suo cuore,
non lo nasconde e diventa pedina su una scacchiera di cui non conosce il gioco.
È un personaggio che deve crescere molto prima di poter essere protagonista di
un mondo così cinico.
Ho provato molto astio per
il personaggio di Petyr, cattivo di nome, di fatto, fin nelle viscere più
profonde. È odioso e non cerca di migliorarsi. Ostenta potere e ricchezza,
maleducazione e malignità. Gioca sporco e ne è contento. L’autrice gli ha
regalato proprio un finale degno di lui.
Insomma, la storia è
accattivante in questo turbinio di gioco-forza, di supremazia di poteri, di
intenti e di sentimenti. Sul finale si nota un calo di tensione, un
ammorbidimento di toni che mantiene una sua durezza esterna ma che non riesce a
celare l’umanità dei personaggi. Ho amato questa storia e l’ho letta
avidamente. Posso solo complimentarmi con Sagara Lux e augurarle tanti Dmitry
per farci sognare e vivere di forti emozioni.
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