Abbiamo il piacere di aprire il BlogTour dedicato all'uscita di REQUIEM, romanzo d'esordio del famoso crime blogger norvegese Geir Tangen, primo di una trilogia. È un thriller che piacerà a tutti i fan dei thriller scandinavi e in particolare ai fan di Jo NesbØ e Stieg Larsson, per il cast di personaggi memorabili e di un killer che, come un direttore d’orchestra, non lascia (quasi) nulla al caso nella composizione del suo capolavoro.
Vi presentiamo la 1^ tappa: I serial Killer più famosi
Genere: Thriller
Casa editrice: Giunti
Data di Uscita: 29 Marzo 2017
Prezzo: € 18.00 - Ebook € 9.99
Sinossi: Nella ventosa cittadina di Haugesund, sui fiordi norvegesi, il giornalista Viljar Ravn Gudmundsson dovrebbe godersi il meritato successo. Solo qualche anno prima infatti, un suo celebre articolo ha scoperchiato uno degli scandali più subdoli della politica nazionale. Uno scoop che lo ha reso in breve tempo una star del giornalismo e gli ha aperto prestigiose opportunità professionali.
Casa editrice: Giunti
Data di Uscita: 29 Marzo 2017
Prezzo: € 18.00 - Ebook € 9.99
Sinossi: Nella ventosa cittadina di Haugesund, sui fiordi norvegesi, il giornalista Viljar Ravn Gudmundsson dovrebbe godersi il meritato successo. Solo qualche anno prima infatti, un suo celebre articolo ha scoperchiato uno degli scandali più subdoli della politica nazionale. Uno scoop che lo ha reso in breve tempo una star del giornalismo e gli ha aperto prestigiose opportunità professionali.
Eppure Viljar siede ancora alla stessa scrivania del quotidiano locale ma, a differenza di prima, non ha l’aria di passarsela bene per niente: fa fatica a scrivere persino di cronaca, soffre di continui attacchi di panico e subisce quotidianamente un pesante mobbing dal caporedattore.
Finché una mattina, nella sua casella di posta, appare una mail piuttosto sinistra: un misterioso mittente annuncia al giornalista che l’indomani una donna verrà uccisa.
O meglio: giustiziata; profezia che si verifica esattamente secondo le parole scritte nel messaggio. E non è che l’inizio, come Viljar e la giovane poliziotta Lotte Skeisvoll capiranno a proprie spese.
Ma perché il killer ha scelto proprio lui come interlocutore? E che cosa hanno in comune le persone che nella diabolica mente dell’assassino meritano una fine tanto atroce?
“Sono soddisfatto.
Ogni sequenza procede come previsto:
la composizione musicale
ha cominciato a prendere forma.
Mi godo la sensazione.
Non nell’uccidere,
quella è solo una necessità,
ma nel creare... ”
Il cattivo di questo romanzo è uno spietato Serial Killer che, da definizione, è protagonista di una serie di omicidi riconducibili a una stessa tipologia.
Per inizire ad entrare nello spirito giusto, questa tappa parlerà proprio di Serial Killer vissuti veramente. Vi stupirà sapere quanti persone si annoverano in questa categoria così spietata, personalmente sono rimasta scossa dal numero e dai loro crimini così efferati. Spero solo che le mie ricerche su internet non mi bolleranno come psicopatica. ☺
Visto proprio il grande numero di Serial Killer vissuti, non mi è possibile elecarvli tutti quindi farò una breve lista di quelli che mi hanno più impressionata.
Pronti per entrare nella loro mente?
Theodore Robert Bundy, meglio conosciuto come il killer delle studentesse, ha ucciso un numero imprecisato di ragazze (si parla di una cifra tra le 30 e le 50) in un periodo di tempo che va da fine anni ’60 a fine anni ’70. Il suo modus operandi consisteva nello sfruttare il suo bell’aspetto per farsi avvicinare dalle donne, fingendosi disabile, in difficoltà oppure una personalità autorevole, invitando le sue vittime con una scusa a salire sul suo maggiolino bianco, diventato tristemente famoso, per poi ucciderle brutalmente. A volte tornava sul luogo del delitto per avere rapporti sessuali con il cadavere, fino a quando non andava in putrefazione. Ma ciò che è ancora più agghiacciante è che decapitò numerose vittime, conservandone le teste in casa, perché rappresentavano i suoi trofei.
Catturato nel 1979 dopo varie evasioni, è stato giustiziato nel 1989 sulla sedia elettrica, riconosciuto colpevole di 36 omicidi.
John George Haigh fu un assassino che operò in Inghilterra negli anni quaranta. Egli fu conosciuto come l’assassino del bagno nell’acido, perché dopo aver condotto le sue vittime in magazzini in luoghi isolati ed aver sparato loro, le scioglieva nell’acido per far sparire i cadaveri. Dopodiché, si intestava tutti i loro averi e si arricchiva. Durante le indagini si scoprì che scioglieva i corpi delle sue vittime perché convinto (erroneamente) di non poter essere incriminato in assenza del cadavere.
Nell'agosto del 1949 è stato giustiziato nel carcere di Wandsworth.
Nel testamento le sue ultime volontà furono di lasciare i suoi vestiti a Madame Tussaud per il museo degli orrori, dove fu eretta una statua di cera in suo onore, ricevendo così il suo posto nella storia.
Donald Henry Gaskins, conosciuto anche come Il killer dell'autostop, è stato uno dei serial killer più prolifici degli Stati Uniti d’America, operante nel South Carolina dal 1955 al 1977.
Faceva salire in macchina giovani autostoppiste per poi torturarle, mutilarle e ucciderle. Dichiarò di avere ucciso 110 persone, ma fu impossibile verificare la veridicità di tutti i suoi racconti.
La condanna alla sedia elettrica, da tutti voluta, verrà commutata in ergastolo perché in Nord Carolina viene abrogata la pena di morte.
Nel 1982 Gaskins uccide nel bagno della prigione un detenuto con dell’esplosivo, perciò nuova condanna stavolta alla sedia elettrica (intanto riammessa nel 1977).
Morirà per scariche elettriche il 6 settembre 1991.
Jeffrey Dahmer, il cannibale di Milwaukee indiretta ispirazione per il personaggio di Hannibal The Cannibal. Ha seminato il terrore per gli Stati Uniti lungo tutti gli anni ’80 e si rese colpevole di ben 17 omicidi incredibilmente efferati: adescava le sue vittime nei locali per omosessuali e le portava a casa fingendosi un fotografo in cerca di modelli. Poi li narcotizzava, strangolava e faceva il corpo a pezzi con una sega, il tutto immortalato dalla sua macchina fotografica. In seguito si è scoperto che realizzava anche folli esperimenti sulle vittime storidte, trapanando la testa con lo scopo di zombie al suo servizio.
Dopo l’arresto Dahmer rilasciò un’intervista nella quale si assumeva la totale responsabilità dei suoi atti, attribuendo parziale colpa al fatto che aveva perso la fede; non dovendo rendere conto a Dio delle sue azioni, non riteneva logico “comportasi bene”.
Condannato nel 1992 a un totale di quasi mille anni di detenzione, è stato ucciso nel ’94 da Christopher Scarver, un detenuto sofferente di schizofrenia.
Henry Howard Holme viene spesso citato come il primo serial killer americano, anche se è un fatto non vero. Di certo, quest’uomo ha scosso decisamente l’immaginario collettivo, per il suo modus operandi, per la spietatezza e la freddezza. Il numero delle sue vittime è attualmente sconosciuto; lui ne dichiarò 133 nella sua biografia, la polizia dell’epoca gli attribuì 200 omicidi, e al momento si pensa che siano stati circa un centinaio. Holmes possedeva un enorme hotel ribattezzato “Il Castello”, che era il luogo dove i suoi omicidi si consumavano regolarmente. L’enorme edificio a tre piani era un hotel, e il secondo ed il terzo piano erano il teatro delle sue uccisioni. Questi piani erano infatti un groviglio di cunicoli e stanzette, e gli ospiti ignari dell’albergo vi si perdevano, inciampando nei trabocchetti e cadendo nelle botole che li portavano in cantina, dove Holmes aveva la sua camera delle torture. Ma ciò che è ancora più incredibile è il fatto che tutte le stanze erano delle vere e proprie camere a gas; in cucina aveva un forno crematorio e i muri erano fatti in amianto, in modo che la combustione non potesse propagarsi. Inoltre, poteva bloccare le porte dall’esterno, e in cantina aveva una piscina piena di acido corrosivo!
Il 7 maggio 1896, all'età di soli 36, anni morì impiccato, mentre la botola si apriva sotto i suoi piedi, in una lenta e inesorabile agonia che durò quindici minuti, il cappio al collo infatti non era stato preparato a regola d'arte. Di lui rimase il “Castello degli Orrori” che per un breve periodo divenne un’attrazione, fino a quando un misterioso incendio lo distrusse definitivamente.
La storia di Henry Lee Lucas è incredibilmente tragica e affonda le sue radici in un’infanzia di maltrattamenti e abusi da parte dei genitori e in particolare della madre. Questa era un’alcolizzata, molto autoritaria, che lo picchiava di frequente e che lo costrinse ad andare a scuola vestito con abiti femminili svariate volte. Inoltre la madre era una prostituta e costringeva il figlio ed il marito ad assistere ai suoi incontri “lavorativi”, che svolgeva in casa. Inutile dire che questo rese molto difficile il suo sviluppo personale, sia emotivamente che sessualmente. Lucas compì numerosissimi omicidi durante la sua vita ed in particolare si associò ad un uomo con problemi mentali (Ottis Toole) che aveva avuto un’infanzia incredibilmente simile alla sua. Entrambi amavano scegliere delle persone a caso come vittime, per poi ucciderle e abusare dei loro cadaveri. Lucas uccise anche la madre e ammise di aver abusato del suo cadavere, commettendo atti di necrofilia. Lucas fu collegato a 214 omicidi, ma ne confessò 600, e grazie alle sue confessioni le autorità riuscirono effettivamente a collegarlo a tutti questi omicidi; molti casi non furono però mai riaperti.
Morì il 12 marzo del 2001 in carcere, a causa di un arresto cardiaco. Il suo corpo fu portato all'Impresa di Pompe Funebri di Huntsville, dove non fu mai reclamato.
Edward Gein, anche lui ispiratore di diversi film (da Psycho a Non aprite quella porta), è stato soprannominato Il macellaio di Plainfield, dalla cittadina del Wisconsin dove operava. Numerose le sparizioni nella zona tra il 1947 e il 1957, quasi tutti associate a lui, accusato di squartamento e necrofilia oltre che di profanazione di tombe. Aveva infatti l’hobby di collezionare parti del corpo tolte alle sue vittime o rubate nei cimiteri, tanto da trasformare la sua abitazione nel simbolo della casa dell’orrore. Arrestato dopo che, nel 1957, durante l’ispezione di un capanno di sua proprietà la polizia trovò il cadavere di una donna decapitato e appeso per le caviglie, aperto in due a partire dagli organi sessuali.
Evitata la pena capitale per insanità mentale, ha vissuto fino alla morte in un manicomio criminale.
Aileen Wuornos, prostituta e serial killer, ha ispirato con la sua tormentata vicenda personale il film Monster con Charlize Theron. Highway Hooker, come è stata soprannominata, si è resa protagonista di 7 omicidi sul finire degli anni ’80. Le vittime erano tutti suoi clienti, a partire dal primo nel 1989 chiamato Richard Mallory. Alla fine lei si è difesa sostenendo che la sua era solo legittima difesa contro tentati stupri, ma la task force della polizia ha fatto emergere che il modus operandi era ben preciso e che la violenza non era causata da un tentativo di difesa. Tradita dalla sua compagna di vita Tyra, viene arrestata e giustiziata, dopo un lungo e discusso processo, tramite iniezione letale nel 2002.
Non so voi ma io mi fermerei qui!
Partecipare è molto semplice, basterà compilare tutti i campi del form sottostante, ossia:
- Diventare lettori fissi del Blog
- Commentare la tappa
- Condividere sul vostro profilo
- Mettere "Mi piace" alla pagina Facebook della Giunti
Spero che questa tappa sia stata interessante e vi invito a seguire gli altri appuntamenti del BlogTur.
Fonti
http://www.curiosone.tv/serial-killer-peggiori-117514/2/
http://www.qnm.it/attualita/i-serial-killer-piu-famosi-della-storia-foto-post-123245.html#refresh_ce
Questa tappa mi ha un po' terrorizzato! Leggere tutte le efferatezze abominevoli che questi individui hanno potuto compiere per anni su tutte quelle povere vittime è sconvolgente! poi addirittura la necrofilia è orribile!
RispondiEliminaPartecipo al blog tour
Lettori fissi:Laura Colucci
lauradomy@hotmail.it
Devo ammettere che anche per me è stato inquietante leggere di tutti questi Serial Killer mentre facevo ricerche per la tappa. Ho dovuto per forza fare una scrematura perché ne esisto davvero tanti ed era impossibile inserirli tutti.
Eliminabellissima tappa! io poi ho una "passione" per le storie vere dei serial killer e ho adorato questo post! alcune storie già le conoscevo, in particolare quella di Dhamer.
RispondiEliminapartecipo al blogtour
Luigi Dinardo
luigi8421@yahoo.it
Si, la storia di Jeffrey Dahmer è una delle più conosciute anche grazie ai libri di Thomas Harris ed ai film che sono seguiti sulla serie. Ma sono tanti i film ed i telefim che hanno preso spunto da questi Seriel Killer.
EliminaEd è diarmante anche la quantità di questi individui senza scrupoli che sono esistiti e ancora purtoppo esistono.
Sono molto contenta chela tappa ti sia piaciuta. :)
pensa che i libri di harris ce li ho tutti, ma non ho ancora trovato il tempo di leggerli!
EliminaIo ho solo Hannibal e l'ho amato alla follia, in alcune cose è diversissimo dal film ed il finale non c'entra proprio niente (per me è molto più bello). Ti consiglio vivamente di leggerlo, non te ne pentirai ;)
EliminaQuesta tappa è affascinante e agghiacciante allo stesso tempo!!!
RispondiEliminaAccidenti ho i brividi!!!
Adoro queste storie e ho amato Steig Larsson e la trilogia Millennium, per cui mi sono innamorata appena lo avete nominato ♡.♡
Partecipo al blogtour e al Giveaway ;-)
Lettori fissi: Rosy Palazzo
Mail: rosy.palazzo1612@gmail.com
Facebook: Rosy Palazzo
Grazie mille per l'opportunità ♡
La trilogia Millennium è qui intera e cartacea nella mia libreria. Sono di mio fratello, che ha letto ed amato la serie. Me li ha portati a casa con una minaccia "Tu che ami così tanto i libri non puoi non leggerla. Leggila e non rompere!" XD
EliminaAncora non ho avuto il coraggio di prenderla in mano...
https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=852631644888568&id=100004252210765
EliminaNoooooooooooo devi leggerla assolutamente!!!
è un thriller stupendo e dentro c'è tutto!!!
Amore amicizia storia intrighi misteri, rapporti strani 😂
Ti piacerebbe sicuramente!!!
E amerai Lisbeth ♡
ok, cerco di metterlo in fila dietro a tutte le letture arretrate :P
EliminaMa quanta gente malata c'è al mondo! Persone realmente esistite che hanno ucciso così tanta gente fa riflettere... e nessuno si è minimamente pentito!
RispondiEliminaFa rabbrividire questa cosa... e poi le torture... È stata molto interessante questa tappa e ricordarsi che il genere umano può compiere veri e propri abomini!
Partecipo al blogtour!
Che bella tappa!! I serial killer, nonostante tutto, sono le menti più interessanti da scoprire... REQUEIM fa proprio al caso mio *-*
RispondiEliminaAlcuni di loro ne ho giaà sentito parlare..in particolare di Ted Bundy..di cui ho letto una biografia scritta da una giornalista che era sua amica all'epoca dei fatti ..ma che non sapeva nulla della doppia personalità di Ted che possedeva un forte carisma e con le bugie che raccontava su di se.. gli permisero di conquistarsi le simpatie di tutti ed di entrare in ambienti altolocati
RispondiEliminaBellissima tappa, a me terrorizzano queste storie dei serial killer però allo stesso tempo mi affascinano (ovviamente solo leggerle..standone a distanza XD)! Partecipo molto volentieri! ^__^
RispondiEliminavenera.lowe@gmail.com
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
RispondiEliminawow quanti serial killer...ho i brividi a vedere le loro facce..
RispondiEliminaconfermo partecipazione grazie
Mamma mia, quanti assassini ci sono stati e che omicidi efferati hanno compiuto!Entrare nelle loro menti contorte non è facile ma conoscere le loro storie è importante per prevenire certi atti crudeli e criminali.Comunque bella ed interessante tappa!
RispondiElimina