Una bellissima storia d'amore tra paesaggi montani e il mare della bella Ischia.
Un romance completo, da non perdere!
Un romance completo, da non perdere!
Genere: Romance Contemporaneo
Casa editrice: Selfpublished
Data di Uscita: 10 dicembre 2015
Prezzo: € 2.99
Sinossi: Camilla è una donna piena di cicatrici interiori causate da un passato tragico, ma finge una parvenza di serenità per il bene dei suoi genitori. Per accontentarli, accetta di partire per una lunga vacanza in un paesino di montagna dove i pettegolezzi sono all'ordine del giorno e chiunque riceve presto un soprannome.
In una baita isolata alloggia un misterioso forestiero, ustionato dalla scarica di un fulmine, che in paese chiamano “Il Fulminato”. Camilla lo incontra lungo un sentiero dove, spaventata da un branco di lupi e dall'aspetto minaccioso dell’uomo, cade a precipizio. Lui la soccorre e Camilla capisce che Stefano, così si chiama il suo salvatore, non è affatto pericoloso ma un uomo ferito, dall'animo gentile. Attratti l’uno verso l’altra, iniziano a frequentarsi scatenando allo stesso tempo i pettegolezzi in paese e una passione incontenibile.
Una storia intensa e drammaticamente romantica che mette a nudo due anime ferite, certe di non meritare l’amore eppure incapaci di resistervi.
Avventurandomi sul
web alla ricerca di qualcosa da leggere, vago senza meta fino a quando non
trovo questo romanzo. Mi ha colpito subito la copertina. Molto carina anche se
le montagne mi mettono una malinconia addosso per cui subito ho associato
l’eventuale trama del romanzo a un uomo solitario che non merita di essere
amato. Da qui leggo la trama e trovo che potrebbe piacermi.
Lo inizio e lo
trovo subito interessante. Soprattutto mi diverto a leggere la mentalità
ristretta, sempliciotta e ‘divulgativa’ del piccolo paesino di montagna. È vero
quello che si racconta e lo so per certo perché l’ho vissuto sulla mia pelle e
giuro che non ripeterei l’esperienza se non fosse strettamente necessario. Mi
alimento di smog della mia bella città e sono allergica all’aria pura di
campagna/montagna.
Stefano è un
bellissimo personaggio. Vero, forte, silenzioso, amante degli animali. L’uomo
ferito, fisicamente e psicologicamente, che impara ad avere fiducia in Camilla
perché vi legge la sincerità e la mancanza di malizia. Si legge una perfetta
evoluzione dell’uomo chiuso a riccio che in nome dell’amore decide di uscire
dal suo guscio. Diciamo che prima affronta una specie di rodaggio alla
socializzazione con Camilla e poi dopo cerca di migliorarsi perché non prova
piacere più grande che vedere il sorriso brillare sul viso della donna che gli
ha fatto riscoprire il piacere di vivere.
Camilla non è da
meno. Fra lui e lei non sapremmo chi consolare anche se la storia che l’autrice
ha costruito su Camilla è talmente dolorosa che vederla vivere di nuovo ha un
non so che di miracoloso. Credo che la protagonista piace perché è una donna
semplice, che sta cercando di rimettere insieme i cocci della sua vita. Prova
attrazione per quell’uomo sconosciuto, di cui ha sentito tanto parlare, il cui
sguardo riesce a leggere fin dentro la sua anima. E quello che Stefano scopre
gli serve solo per capire meglio la donna che gli sta davanti e, di
conseguenza, alleviare la pena dell’altro. Camilla trova in Stefano la sua
metà, ma entrambi soffrono di un brutto difetto: non parlano quando la
situazione richiede di mettere a nudo i propri sentimenti, questo perché la
paura di soffrire se non si è ricambiati è troppo forte. Quanti errori si fanno
pur di non provare vergogna per le proprie azioni!
Ho trovato un po’
inverosimile la storia di Valerio ma alla fine ci sta pure bene. La sua
presenza è quasi simbolica, quasi a voler intendere che affrontandolo Camilla
riesce a chiudere finalmente il capitolo della sua vita passata e ad aprirsi ad
una nuova che include Stefano e il suo mondo.
Per fortuna in
questo romanzo ci sono tanti angioletti che nel ruolo di Cupido aiuteranno
Stefano e Camilla a vivere una bella storia d’amore. Questa storia piace perché
non ha niente di eccezionale. È pura e vera come lo è l’acqua che sgorga dalle
sorgenti di montagne. È vera come l’amore che i genitori di Camilla provano per
la figlia e per la quale sono disposti a fare di tutto. È vero come l’amore di
amici/fratelli che affrontano a muso duro e a suon di cazzotti la testardaggine
del loro amico che al posto di cercare di uscire fuori dalle sabbie mobili del
dolore, vi si lascia annegare senza neanche tentare di salvarsi. È amore vero
come quello incondizionato che i cani hanno per il loro padrone.
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