Considero
Alexia Bianchini una bravissima autrice.
Ho
iniziato ad apprezzarla quando scriveva dei piccoli racconti per il forum che
gestivo un tempo con delle amiche. Erano racconti che spaziavano dal genere
Horror all’Erotico. Racconti brevi, a volte lunghi una sola pagina di Word, ma
che sapevano scaturire in me forti emozioni.
Chi
ha imparato a conoscermi sa che sono “taccagna” di stelline e molto critica,
soprattutto verso autrici che mi hanno abituata ad un certo standard.
Sperando
di non essere stata troppo dura, vi lascio alla mia recensione.
Genere: Horror - Fantasy
Casa editrice: Dunwich Edizioni
Data di Uscita: Novembre 2014
Pagine: 122
Prezzo: € 9.90 - Ebook € 2.99
Casa editrice: Dunwich Edizioni
Data di Uscita: Novembre 2014
Pagine: 122
Prezzo: € 9.90 - Ebook € 2.99
Sinossi: Vi
è un mondo celato ai nostri occhi, fatto di spiriti e anime erranti. Non è del
Regno dei Cieli che stiamo parlando, ma dell’antro in cui demoni e peccatori
dimorano dalla notte dei tempi. Siamo certi che solo i corrotti ne siano
designati? E quale sorte spetta a coloro che finiscono fra le fiamme
dell’Inferno?
Demoni,
principi maledetti, cacciatori. Tradimenti e passioni si intrecciano fra le
pagine di questa storia, tra Terra e Inferi. Nel Bene c’è sempre un po’ di
Male, e nel Male è possibile trovare un po’ di Bene?
A voi l’ardua sentenza.
Nell’antologia Un Assaggio di Dunwich 2 troverete uno spin-off, un racconto lungo che fa da ponte fra il primo e il
secondo libro, dal titolo "Il Messaggero".
All’interno delle
CRONACHE INFERNALI l’autrice ha creato un nuovo Inferno, una rivisitazione
molto originale ed intrigante.
Iniziata la lettura sono rimasta da subito
incantata dalla sua protagonista, dal suo carattere e dalle sue abilità.
Metyamavra era una creatura del “vecchio inferno”, un mondo abitato da esseri
di diverse razze, con le proprie abitudine ed usanze. Una terra non
paradisiaca, dove lotte e guerre erano presenti e prepotenti, ma nulla in
confronto alla desolazione e alla sofferenza portata dall’arrivo degli Angeli
Caduti che, cacciati dal Paradiso, precipitarono distruggendo e rivoluzionando
tutto ciò che Maty conosceva ed amava. Rimasta, insieme a Kalinger, l’unica
superstite di questa devastazione, la rabbia nel vedere il proprio mondo
distrutto la portò a fare della vendetta il suo scopo ultimo. Così, per
avvicinarsi il più possibile a Belzebù – il Principe delle mosche - divenne una
cacciatrice: la Divoratrice di anime.
Metyamavra è caratterizzata in modo superbo: un essere bellissimo e potente in
grado di poter distruggere chiunque ma
con una coscienza ed un senso di giustizia che si scontra con l’Inferno
ed i suoi abitanti.
Moltissimi sono i
personaggi che appaiono, anche per un breve momento, sul cammino di Maty e
tutti sono unici. Alcuni di loro avrei voluto fossero maggiormente
approfonditi, come ad esempio Kalinger o Duly. Quest’ultimo è presente in tutto
il romanzo: appare e scompare dalla scena e porta sempre aiuto e consigli, ma
sinceramente non sono riuscita a capire il suo vero ruolo o scopo.
Le basi della storia
sono molto ben delineate e ben descritte. Le capacità di scrittura di Alexia
sono notevoli. I cambi di POV e gli sbalzi temporali, spesso troppo frequenti e
brevi, hanno reso la lettura però complicata da seguire in molti punti.
Alcune scene potevano essere tranquillamente
omesse e l’obiettivo finale sarebbe stato raggiunto in ogni caso permettendo,
così, all’autore di concentrarsi e approfondire i momenti significativi della
trama.
Ci sono passaggi così
veloci che spesso mi sono ritrovata a chiedermi perché l’autrice avesse scelto
di inserirli nelle Cronache. La motivazione che mi sono data è che molti
capitoli che troviamo all’interno delle Cronache Infernali sono dei racconti
già pubblicati. Forse è stato questo il “problema”, lo scoglio che l’autrice
non è riuscita a superare: amalgamare tutti questi racconti cercando di dare
continuità alla storia singola. Infatti, alcuni capitoli sembrano troncati o
danno la sensazione di essere stati scritti velocemente.
Forse sono io che ho
creato troppe aspettative, avendo letto molti commenti positivi prima di
iniziare la lettura. Ma conoscendo le capacità dell’autrice, il modo in cui
riesce a trasmettere grandi emozioni e creare storie uniche anche con solo
pochissime pagine, non mi sento di poter sorvolare su questi particolari.
L’autrice poteva essere
più “cattiva”, usare termini più crudi e creare scene più cruente e spaventose,
come mi sarei aspettata da lei.
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